Nel week end del 29 luglio due giorni di mini-vacanza a San Remo. Partendo ragionevolmente presto si riesce ad evitare il traffico e arrivare in un tempo ragionevole da Milano. San Remo resta un posto bellissimo che, a mio modesto avviso, non ha niente da invidiare ai più reclamizzati luoghi della vicina Costa Azzurra.
Ospiti dell’Hotel la Brise di San Remo siamo stati accolti con gentilezza e disponibilità. I gestori ci hanno permesso di lasciare il gattino in camera senza nessun problema e ci hanno dato una camera con vista sul mare assolutamente spettacolare.
L’albergo non è dotato di aria condizionata, almeno nelle camere ma onestamente non se ne sente la mancanza. Le camere con la vista migliore, sul mare, si affacciano sulla statale, piuttosto trafficata anche di notte per cui se siete sensibili al rumore vi consiglio di chiedere una delle stanze che si trovano nella parte posteriore del piccolo complesso, infinitamente più silenziose.
La colazione in albergo è più che buona. Mi sarebbe piaciuto trovare anche qualcosa di salato ma probabilmente le richieste in tal senso non sono poi così numerose.
Letteralmente davanti all’albergo, dopo aver attraversato la strada, c’è la spiaggia con accesso a pagamento. a 200 metri sulla destra e sulla sinistra si trovano due spiagge libere, soprattutto quella sulla destra, uscendo dall’albergo, è ottima dato che ci sono anche un piccolo bar e un bagno pubblico.
L’albergo così vicino al mare permette di godersi le ore migliori di sole, quelle del mattino presto e del tardo pomeriggio, e di godersi beatamente la pennica latino-americana del primo pomeriggio.
Passare una serata a San Remo è divertente. Si raggiunge il centro con una lunga passeggiata dall’albergo oppure prendendo uno dei numerosi autobus che passano davanti. I biglietti sono in vendita alla reception.
Non credo di essere mai stato a San Remo prima, devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dal centro in sè, con delle viuzze bellissime particolarmente raccomandate per passeggiate con consorte e gelato. Deluso invece dal fantomatico teatro Ariston, quello del festival della musica per intenderci. Visto da fuori non è niente di più che un cinema, con insegne al neon e architettura anni 70.
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